Discussione:
Furto con destrezza
(troppo vecchio per rispondere)
Alessandro Annovazzi
2011-07-07 18:11:08 UTC
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Il Governo torna a mettere mano all'imposta di bollo sul deposito titoli,
un balzello che secondo le bozze della manovra diffuse la scorsa settimana
usciva più che triplicato e che per questo aveva destato più di un allarme
tra risparmiatori e cassettisti. Il problema è che la tassa sul dossier
titoli diventa, in base al testo della finanziaria presentato al
Quirinale, se possibile ancora più gravosa.

L'aumento dagli attuali 34,20 euro annuali (pagabili in un'unica soluzione
oppure con periodicità mensile, trimestrale o semestrale) ai 120 euro
varrà infatti fino al prossimo anno. Dal 2013 in poi l'imposta diventerà
di 150 euro annuali «relativamente ai depositi di titoli il cui
complessivo valore nominale o di rimborso presso ciascuna banca sia
inferiore a 50mila euro» e salirà addirittura a 380 euro per i dossier
contenenti titoli per un valore nominale superiore a tale soglia.

La nuova stesura del decreto introduce quindi (a partire dal 2013) un
grado di progressività all'imposta: chi ha più titoli sul dossier versa di
più all'Erario. Ma si tratta di un criterio di progressività parziale e
non risolve la questione denunciata dalle colonne di questo giornale
domenica da Luigi Zingales, perché l'impatto resterà sempre più gravoso
per chi ha pochi titoli in portafoglio, ovvero per il piccolo
risparmiatore.

Qualche semplice esempio, riportato nella tabella a fianco, può rendere
l'idea della sperequazione, che già esisteva con il vecchio regime (i
34,20 euro erano uguali per tutti) e che le novità della finanziaria
sanano in misura molto limitata, rendendo invece il conto più caro un po'
per tutti. Prima dell'intervento, il costo annuo dell'imposta di bollo
poteva valere fino al 3,42% della giacenza nel caso limite in cui un
risparmiatore dovesse detenere mille euro. Magari in semplici BoT annuali,
che al netto del prelievo fiscale (12,5%) e delle commissioni che si
versano in caso di acquisto in asta (30 centesimi) offrono un magro 1,57%.

Il peso della tassa sul dossier diminuiva progressivamente col crescere
dell'ammontare dei titoli depositati (e quindi presumibilmente della
ricchezza del correntista) fino a diventare virtualmente irrilevante
(0,003%) per i «Paperoni» che hanno 1 milione in giacenza. Con la riforma,
l'impatto diventerà ancora più significativo (12% e addirittura 15% dal
2013) per chi ha soltanto mille euro, continuando al tempo stesso a
rappresentare quasi un'inezia (0,012% e 0,038%) per i più ricchi.

Volendo poi fare un calcolo su quanto sia necessario investire per coprire
il balzello, si scopre che prima della riforma era necessario detenere BoT
annuali per 2.180 euro. Dopo l'intervento, la soglia oltre la quale si
inizia a intascare davvero gli interessi (e non a restituirli al Tesoro
che li ha appena versati) crescerà a 7.648 euro fino al prossimo anno. Dal
2003 in poi salirà ancora a 9.560 euro (per chi ha meno di 50mila euro sul
deposito titoli) o 24.219 euro (per chi va oltre il precedente limite).

Non si vedono finora levate di scudi su questo tema dalle associazioni dei
consumatori, che probabilmente attendono maggiori particolari
sull'intervento. Silenzio anche da parte delle banche: per gli istituti di
credito il cambiamento è in teoria irrilevante, visto che l'imposta
riscossa viene direttamente girata nelle casse dell'Erario. In pratica
potrebbe portare a un cambiamento nelle scelte di portafoglio degli
investimenti (o almeno dei piccoli risparmiatori), che potrebbero
preferire forme di impiego del denaro a breve termine sulle quali non
grava l'imposta, come magari i conti deposito.
Ma. Ce.

http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-07-04/bollo-dossier-titoli-aumenta-232638.shtml
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questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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guybonet
2011-07-07 21:01:56 UTC
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Post by Alessandro Annovazzi
Il Governo torna a mettere mano all'imposta di bollo sul deposito titoli,
Quando in una famiglia si invoglia lo spreco e si penalizza il
risparmio...stai pur sicuro che il tempo te la fa pagare!
E da anni chi governa spinge i consumi, qualsiasi essi siano, per
ricavarne entrate che invece di tappare i buchi dei debiti finiscono per
aumentare la torta che i nostri politici si spartiscono!
Come può un governo che vive di "IVA", di "bolli", di "accise", di
"multe", di tasse su "alcoolici", "sigarette" e "gioco d'azzardo"
decidere nel migliore dei modi quando deve prendere delle decisioni in
merito ai consumi energetici ed alla lotta ai vizi che costano cari al
Servizio Sanitario Nazionale?
A questo punto che si tolgano la maschera, legalizzino, facendo pagare
le tasse, la prostituzione e vendano cocaina in farmacia!
mancano solo questi passi per diventare, con ironia, un Paese "Civile"!
Guido
Sergio Michele
2011-07-07 22:23:44 UTC
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Post by Alessandro Annovazzi
Non si vedono finora levate di scudi su questo tema dalle associazioni dei
consumatori
CUT
Post by Alessandro Annovazzi
Ma. Ce.
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-07-04/bollo-dossier-titoli-aumenta-232638.shtml
Probabilmente questo signore che scrive sul giornale non legge i giornali.

Ciao.

Sergio.

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